Con contributi di:
Luis J. Cabrè, Tonia Cancrini, Daniele Biondo, Maria Pia Corbò, Marcella D'Abbiero, Maia Grazia Fusacchia, Eveline List, Luisa Masina
L'odio, pur facendo parte della natura umana, può sfociare in una vera e propria psicopatologia del singolo o collettiva e può appartenere a tutte le età della vita. Può contenere aspetti creativi quali la possibilità di separazione, ma anche rappresentare contenuti tossici ed altamente distruttivi per il singolo e la collettività.
Ma come è possibile affrontare e riparare ferite così profonde e a volte antiche?
Gli autori del libro, con diversi approcci, si confrontano fra loro e ne studiano i risvolti nel legame di coppia, nel rapporto fra genitori e figli e nei gruppi allargati. Ne affrontano le radici sociologiche e filosofiche e come la sua estensione possa influenzare ampi gruppi sociali, per approdare ad un esame dei risvolti psicopatologici del risentimento e della vendicatività.
Il tema dell'odio non viene dunque qui analizzato soltanto per ciò che accade nella stanza d'analisi, ma viene studiato in quanto "passione" che fa parte della natura umana, come dimostrano storia e letteratura. Anche Dante, ad esempio, fra gli altri, ha tratteggiato profondamente questa tematica.
Un testo ricco e profondo, pieno di suggestioni, che aiuta a comprendere un tema complesso e quanto mai delicato.
Mirella Galeota, neuropsichiatra infantile, già responsabile dell'Unità Operativa Dipartimentale di Neuropsichiatria Infantile, Azienda Ospedaliera di Rilevanza Nazionale San Giuseppe Moscati di Avellino. Psicoanalista socio ordinario SPI-IPA, qualifica b/a, componente della Commissione Nazionale SPI per il perfezionamento psicoanalisi bambini/adolescenti, socio ARPAd, docente SPAD.
Renata Rizzitelli, psicologa, psicoterapeuta, membro ordinario SPI e IPA, qualifica b/a. Docente di Psichiatria infantile ed igiene mentale, già giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni di Genova. Referente dal 2009 del CGP per i laboratori di psicoanalisi per gli studenti del corso di laurea in Psicologia. Referente nazionale Psicoanalisi e istituzioni e coreferente nazionale Psicoanalisi e giustizia.
In maniera semplice e sintetica, si tracciano percorsi di interconnessioni interdisciplinari tra filosofia, neuroscienze, psicoanalisi e non solo. A volte ci viene in aiuto anche la letteratura. Si prendono in considerazione i vari ribaltamenti di pensiero e la rivoluzione nel modo d'intendere la scienza e di vedere il mondo. Per cui, ogni cosa può esistere solamente nella relazione con un'altra cosa. Nella relazione tra analista e analizzando si co-genera una terza area comune che è il campo analitico.
Così, l'osservatore entra a far parte del campo osservato. Interconnessioni che possono tornarci utili nei processi terapeutici e nella comprensione dei fenomeni. Si prendono in esame le caratteristiche della psicosi e della dissociazione correlata al trauma.
Si amplia il campo di osservazione di un fenomeno che, come detto, deve tenere in considerazione il ruolo dell'osservatore.
Si amplia il campo della scientificità di un fenomeno che non sempre può essere previsto precisamente per come era atteso.
A volte esso ci può sorprendere, consentendoci di vedere qualcosa che prima non eravamo in grado di vedere.
Benedetto Genovesi vive e opera a Milazzo (ME). Medico-chirurgo, psichiatra e psicoanalista, è membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana, full member dell'International Psychoanalytical Association e socio del Centro di Psicoanalisi Romano e del Centro Psicoanalitico di Pavia. Redattore della rivista di psicoanalisi e cinema "Eidos", è stato membro della redazione della rivista della Società Psicoanalitica Italiana "Psiche". È autore di diversi articoli scientifici in ambito psicoanalitico.
Presentazione del libro da parte dell'Autore