Martedì, Aprile 23, 2024

Novità editoriali

Alessandra Ginzburg (2021), La stoffa di cui sono fatti i sogni e le emozioni. Per un'applicazione clinica del pensiero di Matte Blanco. Alpes.

Perché un’introduzione clinica alla teoria di Matte Blanco? Benché notoriamente stimato e riconosciuto fra i maestri più importanti della psicoanalisi in Italia e all’estero, Matte Blanco è stato sempre considerato un pensatore difficile e astratto e così molti dei suoi apporti fondamentali per la clinica – psicoanalitica e psicoterapica – non vengono incamerati nel bagaglio degli strumenti da utilizzare nell’esperienza terapeutica.
L’idea dell’utilità di una introduzione clinica alla sua ipotesi teorica parte da questi presupposti. Si comincia con una presentazione complessiva del suo pensiero, visto il dato paradossale che lo vede molto più familiare agli studiosi di letteratura che agli psicoanalisti. Nella parte successiva vengono affrontati i due argomenti principali che sono particolarmente importanti per la clinica: il sogno e l’emozione. Ognuno di questi due aspetti si avvale di diverse esemplificazioni cliniche che possono variare dalla semplice vignetta clinica al caso trattato per esteso.
Il lettore, anche digiuno di quegli elementi di insiemistica e di logica simbolica che vengono utilizzati da Matte Blanco, viene accompagnato gradualmente a familiarizzarsi con la logica specifica dell’inconscio e delle emozioni, le cui leggi bizzarre sovvertono completamente la logica classica che utilizziamo abitualmente per pensare, e che dai tempi di Aristotele si fonda essenzialmente sul principio di non contraddizione. Particolarmente innovativo risulta il contributo alla comprensione del funzionamento della sfera emotiva, che nelle situazioni di particolare intensità finisce per produrre assimilazioni e generalizzazioni improprie che solo una conoscenza approfondita della particolare logica dell’inconscio può spiegare e risolvere. 
In proposito, per comprendere la portata innovativa del pensiero di Matte Blanco è utile sottolineare la distinzione da lui operata, sulla scia di indicazioni sparse proposte da Freud, fra un inconscio rimosso e un inconscio non rimosso, multidimensionale, che non emerge nella coscienza a causa dei limiti tridimensionali che la caratterizzano. Questa differenziazione consente di distinguere i contenuti che vengono respinti perché ritenuti inaccettabili dalla coscienza e quelli che la mente umana produce la cui dimensione infinita in certi casi può portare tanto alla follia che alla creazione artistica. 

 

Alessandra Ginzburg, è Membro ordinario con funzioni di training della S.P.I. e dell’I.P.A. Ha studiato letteratura francese con Francesco Orlando e Arnaldo Pizzorusso e si è impegnata nello studio e nella diffusione dell’opera dello psicoanalista cileno Ignacio Matte Blanco.

Sul versante clinico, oltre a vari saggi, ha pubblicato con Riccardo Lombardi L’emozione come esperienza infinita, Angeli, Milano 2007, e sul versante letterario Il miracolo dell’analogia. Saggi su letteratura e psicoanalisi. Pacini, Pisa, 2011 ed Emozioni e letteratura. La teoria di Matte Blanco e la critica letteraria contemporanea. Di recente La stoffa dei sogni e delle emozioni. Per una applicazione clinica del pensiero di Matte Blanco. Alpes,Roma 2021.

 

Vedi anche

 Matte Blanco: l'irruzione dell'infinito nella clinica psicoanalitica. Webinar, 2 febbraio 

 La stoffa di cui sono fatti i sogni e le emozioni. Conversazione con Alessandra Ginzburg di Doriano Fasoli per Riflessioni.it - Marzo 2021

 

 

 

Tonia Cancrini, Daniele Biondo (a cura di) (2020), Il lato notturno della vita. Corpo malato e relazione analitica. Franco Angeli. Scritti di: Luisa Cerqua, M. Pia Corbò. Adelia Lucattini, Mirella Galeota

Il libro propone di affrontare quei momenti che mettono in contatto con la malattia e con la morte: il lato notturno della vita. La malattia è quella esperienza terribile che minaccia la vita di noi tutti e che ci costringe per la paura del contagio a vivere nel terrore, lontani dalle nostre abitudini e dai nostri amici. Un'esperienza, dunque, non facile da elaborare e che ci costringe a riflettere molto e a non dimenticarci della nostra debolezza e fragilità. E l'esperienza del Coronavirus ha purtroppo avvicinato tutti a questo problema. Il libro si occupa sia della malattia del paziente sia di quella dell'analista. La riflessione dei diversi autori si concentra sulla malattia somatica, sulla sofferenza e sull'angoscia che provoca e sul ruolo dell'analisi rispetto a quest'esperienza. L'analisi rappresenta spesso una possibilità per poter continuare a vivere e superare l'angoscia di annichilimento e di morte attivate dalla malattia e un aiuto alla capacità di trovare nuove risorse e nuove possibilità. Il metodo psicoanalitico di comprensione e vicinanza emotiva risponde alle specifiche necessità di questi pazienti (bambini, adolescenti, adulti e anziani) così sofferenti e degli stessi analisti e riesce ad aprire degli squarci inediti sul vissuto della malattia, sul terrore e sullo spavento che essa attiva, ma anche sulla ricchezza delle nuove esperienze. I vissuti più inquietanti che la malattia comporta riguardano il rapporto della stessa con la morte. È lì che essa ci mostra il suo aspetto più insidioso, più terribile e catastrofico.

 

Recensione a cura di Luisa Cerqua

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