Il libro è la ‘descrizione’ di un processo che ha preso forma a partire dall’idea che il paradigma conoscitivo e clinico della psicoanalisi e quello equivalente nel campo delle scienze antropologiche trovino un luogo elettivo d’incontro nell’esperienza del piccolo gruppo a funzione analitica, nel quale ‘vive un mondo’ complesso in cui la realtà extra-analitica è iscritta in quella intrapsichica. Allo stesso tempo il gruppo è anche un mondo che costruisce una rete di rapporti, mitologie, racconti, metafore e forme della trasformazione psichica. Oggi è necessario e utile ampliare la funzione della Cultura di gruppo, rispetto a come l’ha formulata Bion, facendo entrare nel campo analitico gli assetti extra-analitici e le molteplici forme di umanità a livello macro-sociale. La dinamica di gruppo può essere pensata come un intreccio, un processo di trasformazione in cui l’intrapsichico e la cultura sociale sono costantemente annodati, senza perdere i rispettivi domini e territori e configurandosi come fattori di un campo sempre aperto. La dimensione antropologica diviene allora parte attiva e costruttiva del funzionamento della mente allargata del gruppo a funzione analitica.
(Tratto dalla quarta di copertina)
Alfredo Lombardozzi, Socio ordinario con funzioni di training della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e dell’International Psychoanalitical Association (IPA), nonché socio ordinario con funzioni di training dell’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo (IIPG).
L’adolescenza non è solo una fase temporale ma è un enzima che informa di sé la mente e impone il confronto con il ciclo di vita. A partire da un punto di vista evolutivo, questo libro rimette in discussione le categorie diagnostiche in uso per questa età della vita e propone un punto di vista alternativo per la valutazione che tenga conto degli indici prognostici e di rischio.
In questo periodo spesso le crisi possono essere l’esordio di un processo psicotico che diventa manifesto a causa dei compiti fase-specifici. In altri casi tali rotture evolutive sono l’occasione di una riorganizzazione positiva della personalità. L’adolescenza può evidenziare funzionamenti latenti dall’infanzia o permettere nuove integrazioni. Una diagnosi accurata e un intervento precoce sono necessari per aiutare il paziente e la sua famiglia a riorganizzarsi in senso evolutivo.
Anna Maria Nicolò, neuropsichiatra infantile, è stata presidente della Società psicoanalitica italiana (SPI) nel precedente esecutivo, ed è membro dell’International Psychoanalytical Association.