Domenica, Maggio 19, 2024

Tonia Cancrini, Daniele Biondo (a cura di) (2020), Il lato notturno della vita. Corpo malato e relazione analitica. Franco Angeli. Scritti di: Luisa Cerqua, M. Pia Corbò. Adelia Lucattini, Mirella Galeota. Recensione di Luisa Cerqua

Rosa Luxemburg, Freud e l’analisi che cura il dolore: così Claudia Arletti intitola la sua bella recensione del libro Il lato notturno della vita. Corpo malato e relazione analitica, testo che curato da Tonia Cancrini e Daniele Biondo contiene scritti di Daniele Biondo, Tonia Cancrini, Luisa Cerqua, Maria Pia Corbò, Mirella Galeota, Adelia Lucattini.

“E’ il mio terzo Natale in gattabuia, ma non fatene una tragedia. Sono calma e serena come sempre…Nel buio sorrido alla vita”. Così scriveva Rosa Luxemburg dal carcere, dove si trovava nel più completo isolamento; oggi questa lettera che sembra una poesia è ripresa nel saggio Il lato notturno della vita, a cura di Tonia Cancrini e Daniele Biondo, dove si mostra che proprio nel momento più insidioso e catastrofico della malattia - quando è il corpo a reclamare ogni attenzione, e niente altro sembra più importare - il lavoro della coppia psicoanalista - paziente è lì a rendere la vita degna di essere vissuta, le emozioni comprese, il dolore accolto. Cosa succede nella stanza degli analisti lo raccontano loro stessi, offrendoci ciascuno una “storia”. Ecco Agata, 50 anni; a un’infanzia trascurata è seguita una vita asettica; le figlie e il marito la amano, ma lei non sa come si fa. L’uragano della malattia la travolge quando sta imparando a sorridere: cosa accadrà? Ed Ecco Pierre, diciottenne senza amici e senza scopo; da bambino ha avuto la leucemia, è guarito, ma dentro ha il vuoto: condividendo per la prima volta l’orrore vissuto (e cancellato dalla famiglia), si rimetterà in cammino. Un capitolo è dedicato a Sigmund Freud: perse la figlia Sophie per la Spagnola, poi il nipotino amatissimo, e la malattia lo perseguitò. Al lato notturno della sua vita dobbiamo forse tutto (Claudia Arletti, Venerdì di Repubblica, 11 dicembre 2020).

Il lato notturno della vita. Corpo malato e relazione analitica, edito da Franco Angeli nella collana ‘Psicoanalisi contemporanea: sviluppi e prospettive’, è da poco in libreria.

Il libro si propone di affrontare in modo polifonico quei momenti della vita che ci mettono a diretto contatto con la malattia e con la morte: il lato notturno della vita.

La malattia dunque, quest’esperienza terribile che può minacciare la nostra vita fisica e psichica fino a costringerci, attualmente anche per la paura del contagio da Covid-19, a vivere nel terrore, lontani dalle nostre abitudini e dai nostri amici. E’ un'esperienza non facile da elaborare, che ci costringe a riflettere come psicoanalisti e come individui sulla nostra vulnerabilità, debolezza e caducità. La pandemia causata dal Coronavirus ci ha improvvisamente messo in contatto con questa nuova, imprevista e inquietante dimensione. Nel libro vengono affrontate sia la malattia dei pazienti sia quella dell'analista, quando accade.

Si tratta di una riflessione polifonica che, attraverso le differenti esperienze degli autori, si concentra sulla malattia somatica, sulla sofferenza e sull’angoscia che essa provoca, e sul ruolo dell'analisi rispetto a tutto questo. L'analisi, infatti, può rappresentare una risorsa che aiuti ad affrontare ciò che è necessario attraversare per poter continuare a vivere, superando l'angoscia di annichilimento e di morte attivata dalla malattia; l’analisi può rappresentare un sostegno alla capacità di trovare dentro di sé nuove risorse e nuove possibilità.

Nei numerosi casi presentati dagli autori, il metodo psicoanalitico di comprensione e vicinanza emotiva accompagna nella ricerca del significato e del senso di quelle esperienze; inoltre, risponde alle pressanti necessità emotive e inconsce dei pazienti sofferenti (bambini, adolescenti, adulti e anziani) e a quelle degli stessi analisti. L’analisi apre squarci inediti sui vissuti legati alla malattia soprattutto quando è grave, sul terrore e sull’ angoscia che essa attiva, ma anche sulla ricchezza inaspettata di un’esperienza intensa e profonda, che ci coglie sempre di sorpresa.

I vissuti più inquietanti che la malattia comporta riguardano il nostro rapporto con la morte, con la possibilità di poter sopravvivere oppure con quella di doverla affrontare.

È lì che la malattia severa ci mostra il suo aspetto più insidioso, più terribile e catastrofico.

I vari contributi mostrano non solo come sia possibile affrontare tutto ciò, ma anche come la relazione con l’analista possa aprire le porte verso un futuro che permetta di vivere più intensamente, e al meglio, il presente.

Tonia Cancrini, Daniele Biondo (a cura di) (2020), Il lato notturno della vita. Corpo malato e relazione analitica. Franco Angeli. Scritti di: Luisa Cerqua, M. Pia Corbò. Adelia Lucattini, Mirella Galeota. 

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