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Hammamet. Eredità invischiate. Note di Roberta Leone

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Categoria: Cinema e Psicoanalisi

Film uscito al cinema (2020)

Regista: Gianni Amelio

Sceneggiatura: Gianni Amelio e Alberto Taraglio

Durata: 2h e 6m

Hammamet diretto da Gianni Amelio che lo ha sceneggiato insieme a Alberto Taraglio esce nel 2020 al cinema oggi disponibile su varie piattaforme on line.

Flebile, flemmatico e incantevole allo stesso tempo. Un Favino in forma e aderente al personaggio che gli calza a pennello o è lui che calza a pennello i ruoli che gli vengono proposti? Una seducente Gerini che interpreta senza remore la donna che adora il capo, il presidente e l’uomo. Quella fedele mentre trama nell’infedeltà.

Un film dai toni lenti quasi silenti da assaporare. Pochi i movimenti consistenti che smuovono le acque di un esilio ‘volontario’ noioso, triste e dannato per un uomo abituato a stare al centro, a muovere le fila, ad avere segugi su segugi, esito spento di una carriera che così si percepisce e fa sentire incastrato anche lo spettatore.

La fedeltà di una figlia che incontrovertibilmente difende il padre e ne raccoglierà le spoglie, un altro figlio che precede la figlia nel proteggere a modo proprio il padre, figli che non dimenticano, figli che pagano i conti, figli che tengono vive eredità interne ed esterne e un piccolo nipote affezionato riempiono le pagine di questa storia.

Un’Italia indignata e indebolita dai gesti frequenti di uomini che usano e abusano, come tanti. Quale l’intento di sceneggiatore e regista? Avvicinare lo spettatore meno moralista a un periodo storico, a un politico che ha fatto storia lasciando buchi nell’anima del paese, guardare aldilà della facciata e sentire altro? Vedere e provare a immaginare e conoscere l’uomo oltre il Presidente, oltre l’uomo d’affari, oltre l’imputato. In questo regista e sceneggiatori sono maestri, la visione è quanto più scevra da un giudizio netto, lo spettatore è libero a differenza del politico.