Giovedì, Maggio 02, 2024

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

I cookies sono dei piccoli file di testo che, trasferiti sull’hard disk del computer dei visitatori, consentono di conoscere la frequenza delle visite e quali pagine del sito vengono visitate dai netizen. Si tratta di dati che non permettono di procedere all’individuazione dell’utente (ma la sola provenienza dell’azienda), non incrociamo le informazioni raccolte attraverso i cookies con altre informazioni personali. La maggior parte dei browser può essere impostata con modalità tali da informarla nel caso in cui un cookie vi è stato inviato con la possibilità, da parte sua, di procedere alla sua disabilitazione. La disabilitazione del cookies, tuttavia, può in taluni casi non consentire l’uso del sito oppure dare problemi di visualizzazione del sito o delimitare le funzionalità del medesimo sito, pur se limitatamente ad aree o funzioni del portale.

La disabilitazione dei cookies consentirà, in ogni caso, di accedere alla home page del nostro Sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né vengono utilizzati c.d. cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento permanente degli utenti. L’uso di c.d. cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell’utente e svaniscono con la chiusura del browser) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l’esplorazione sicura ed efficiente del Sito. I c.d. cookies di sessione utilizzati sul Sito evitano il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti e non consentono l’acquisizione di dati personali identificativi dell’utente. Coloro che intendono avvalersi della sezione riservata del sito prestino attenzione alla specifica informativa anche relativamente all’uso dei cookies.

Angosce primarie, oggetto confusivo e stati di disorganizzazione del Sé (19 maggio 2022). Report di Benedetto Genovesi

Organizzato dal Centro di Psicoanalisi Romano, nella serata del 19 maggio 2022 si è tenuto un interessante incontro con Claudio Arnetoli dal titolo “Angosce primarie, oggetto confusivo e stati di disorganizzazione del Sé”. Ha discusso con l’autore, Paolo Boccara.

Dopo breve intervento da parte della segretaria scientifica del Centro, Alessandra Balloni, la quale ha presentato l’ospite e ha sottolineato l’importanza dei contenuti proposti, ha preso la parola il relatore.

Claudio Arnetoli si è impegnato a prendere in esame i vari tipi di angosce primarie, alle quali appartiene anche l’angoscia narcisistica, in un tentativo d’integrazione delle varie teorie psicoanalitiche, in un modello unitario della mente.

Ha sottolineato quanto fondamentale sia il ruolo degli oggetti interni, i quali vengono investiti affettivamente in misure e modi diversi, a seconda delle fasi dello sviluppo, delle stagioni della vita e della qualità del rapporto con la realtà.

Per un bambino gli oggetti interni sono gli oggetti libidici di Freud, gli oggetti d’amore di Balint, gli oggetti di invidia e gratitudine di Melanie Klein, gli oggetti di attaccamento di Bowlby, gli oggetti contenitore di Bion, gli oggetti Sé di Kohut.

Ognuna di queste declinazioni oggettuali ha sia un versante intrapsichico che un versante interpersonale.

Le dinamiche relazionali influiscono le une sulle altre e sono caratterizzate ciascuna da possibili momenti critici e da angosce caratteristiche.

Le angosce primarie comprendono l’angoscia di annichilimento, l’angoscia narcisistica, l’angoscia persecutoria, l’angoscia di separazione, l’angoscia di castrazione.                                

Da un punto di vista evolutivo, l’angoscia agonica di annichilimento è in rapporto alla fase di holding, l’angoscia persecutoria alla fase schizo-paranoide individuata dalla Klein, l’angoscia narcisistica alla perdita della coesione e integrazione del Sé nucleare collegata alla funzione di oggetto Sè, l’angoscia di separazione connessa all’attaccamento, l’angoscia di castrazione correlata alla fase edipica che può portare alla costituzione di un Super-Io tirannico, svalutante e persecutorio.

Il relatore si focalizza a prendere in esame l’angoscia narcisistica e gli stati di disorganizzazione del Sé.                                                                                                                                                                              

L’angoscia narcisistica nasce come segnale della perdita della funzione di rispecchiamento empatico da parte dell’oggetto Sé, all’interno dei processi di idealizzazione reciproca madre-bambino che assicurano l’unicità del rapporto: ogni bambino infatti diviene bellissimo, unico e insostituibile per la propria madre, così come ogni mamma è unica, meravigliosa e insostituibile per il proprio bambino.

Attaccamento e idealizzazione concorrono a rendere il legame speciale e questo di nuovo accadrà più tardi con il miglior amico e poi nel rapporto d’amore.

Per Kohut la perdita di rapporto empatico con gli oggetti che sostengono il Sé, genera angoscia narcisistica che può essere vissuta come angoscia di disintegrazione, provocata dal processo di scollamento delle funzioni interne del Sé.  

Si prende in esame la costruzione del senso di Sé nucleare unitario che maturerà via via attraverso il rispecchiamento empatico bilaterale, soprattutto dal sesto mese di vita, in cui s’instaura quella che Lacan definisce la fase dello specchio, con la capacità di rispecchiarsi.

Anche Winnicott ha ipotizzato che alla fase di “holding” fa seguito la fase dello “stare con” la quale maturerà verso il sesto mese di vita nella fase dello specchio, con la capacità di riconoscersi ed entrare in relazione con l’oggetto.

Anche Stern, in seguito alle osservazioni dell’Infant Research, osserva che intorno ai 6 mesi di vita, viene compiuta la formazione di un Sé nucleare e che tale periodo rappresenta forse la fase più sociale della vita.

Sia Stern che Kohut fanno dipendere la formazione del Sé nucleare dal rapporto con l’oggetto. Kohut parlerà infatti di oggetto Sé e Stern ne illuminerà la funzione strutturante dell’interazione sociale.

Il relatore propone un interessante ponte di collegamento tra la psicoanalisi e le neuroscienze.

In effetti, anche le recenti scoperte delle neuroscienze ci dimostrano come nella seconda metà del primo anno di vita, iniziano a strutturarsi e attivarsi i meccanismi mirror grazie ai quali, nella interazione con l’oggetto, può nascere un Sé che possa cominciare a riconoscersi come soggetto.

Il rapporto tra soggetto e oggetto è dipendente dalle qualità empatiche dell’oggetto. Il bambino si nutre dell’empatia dell’oggetto e a sua volta comincia a sviluppare capacità empatiche. L’autore ipotizza che questa immersione empatica bilaterale e interattiva permetta lo sviluppo, il cablaggio e la configurazione delle reti neurali che coinvolgono i neuroni specchio e che si costituiscano così le basi neuropsicologiche della capacità di sentire e capire i propri stati interiori e di comprendere la mente dell’altro.  

Il Sé si costituisce nell’interazione madre-bambino, laddove intorno ai 6 mesi di vita emerge e si sviluppa un clima affettivo di reciproca idealizzazione. Sempre più l’una per l’altro, madre e bambino, diventano oggetti speciali, unici, irripetibili, presi da incantamento reciproco.

Kohut parla di transfert di oggetto Sé che permette lo sviluppo di un narcisismo di vita e la coesione vitale del Sé nucleare. In questo transfert di oggetto Sé, Kohut definisce tre aspetti che vanno a costituire i tre poli del Sé: quello idealizzante, quello speculare e quello gemellare. Questi transfert creano le fondamenta dello sviluppo narcisistico vitale e creativo.

Intorno ai 18 mesi di vita si completa lo sviluppo del bambino nella possibilità di distinguere il Sé dall’altro da Sé e si strutturerà l’attaccamento all’oggetto.

Nella visione di Kohut, l’oggetto idealizzato dell’infanzia darà origine al polo degli ideali e dei valori, mentre il Sé grandioso del transfert speculare darà origine al polo delle ambizioni; i due poli saranno integrati tra di loro dall’arco dei talenti e delle abilità del soggetto.

L’equilibrio narcisistico si strutturerà in un processo evolutivo che durerà per tutta la vita e che avrà tappe cruciali nella fase edipica, nell’adolescenza e nella stagione del giovane adulto.

Se l’infanzia è l’età del rispecchiamento e delle idealizzazioni, l’adolescenza è l’età degli ideali, quella del giovane adulto è l’età dei valori e delle ambizioni.

A completamento dell’esposizione del lavoro teorico, ha fatto seguito un’interessante illustrazione di tre casi clinici di giovani adulti.

Dopodiché ha preso la parola Paolo Boccara, il quale ha sottolineato, nel suo ricco commento, l’importanza dei contenuti espressi e ha poi proposto alcune riflessioni.

Innanzitutto si pone la questione se si possa parlare di interiorizzazione dell’oggetto o di una matrice primordiale indifferenziata. Mitchell nel suo libro “Il modello relazionale” pubblicato nel 2000 si chiede provocatoriamente se possiamo pensare che, tra i 3 e i 6 mesi di vita, si possano percepire le caratteristiche rilevanti delle madri in quanto oggetti esterni e se si possa poi interiorizzare tale oggetto come presenza interna. Poi si riferisce agli scritti di Loewald, il quale sostiene che all’inizio della vita, in quello stesso periodo della primissima infanzia, non ci sia una interiorizzazione né una espulsione degli oggetti, ma piuttosto una fusione totale con essi. Non ci sarebbe dunque né un fuori né un dentro, ma una densa unità primaria come punto di partenza dell’universo psichico. Quindi la distinzione tra Sé e altro da Sé, fra interno e esterno, diventerebbero costruzioni evolutive a partire da questa condizione di fusione iniziale che trae origine dall’unità primaria della matrice psichica madre-bambino. Ed allora si pone il quesito se all’inizio della vita si vive un’esperienza di un’unità affettiva indifferenziata o si è già immersi in una matrice relazionale primaria con l’oggetto.

Un’altra riflessione riguarda il quesito se lo sviluppo del Sé rappresenta una sequenza lineare di fasi o piuttosto, come dice Ogden, posizioni coesistenti, come modalità di fare esperienza di Sé con l’altro, che fluiscono per tutto il corso della vita. Al di là delle prime fasi dell’esistenza, quindi il percorso di vita procederebbe oscillando continuamente tra uno stato di indifferenziazione e uno stato di separazione dall’oggetto.

Una terza riflessione riguarda le implicazioni cliniche delle angosce primarie. A seconda del punto di vista teorico dal quale le guardiamo, tali angosce potrebbero essere considerate angosce di disintegrazione o piuttosto di non integrazione. Se non c’è una fase evolutivamente precoce di unità madre-bambino, ma piuttosto un modo indifferenziato di organizzare l’esperienza, come posizione che continua per tutta la vita, allora l’obiettivo del processo analitico diventerebbe quello di come rivivere in seduta la capacità di oscillare tra livelli evolutivi e organizzativi diversi. In quest’ottica, i differenti stati della mente e i diversi tipi di angosce possono essere intesi come prodotti della “non integrazione” di relazioni precoci fallimentari con il caregiver. Boccara, insieme a Riefolo e Meterangelis, ha provato a definire l’analisi come un’esperienza emotiva integrativa di aspetti non integrati, volta alla re-integrazione nella relazione intersoggettiva di aspetti dissociati. L’analisi va intesa, quindi, come processo creativo, nei termini di una reciproca co-creazione di analista e analizzando, nella dinamica di transfert e controtransfert, nella possibilità di promuovere una esperienza emotiva integrativa che consenta lo sviluppo mentale nelle sue potenzialità di contenimento, elaborazione e simbolizzazione.

Ha fatto seguito un ricco e interessante dibattito in cui sono stati proposti tanti spunti di riflessione e confronto.

София plus.google.com/102831918332158008841 EMSIEN-3

Login